Ciao siamo Rebekka e Filippo, quelli sulla vespa rossa nella foto a destra; questo blog nasce per condividere ciò che pensiamo, ciò che ci accade e tutto quello che ci sta a cuore... un po' per gioco e a volte un po' più seriamente...

Wednesday, September 21, 2005


Coppie di fatto e Diritti di tutti

Giornali, trasmissioni televisive, trasmissioni radiofoniche ne parlano… nella maggior parte dei casi perché fa audience vedere e/o sentire personaggi politici e religiosi parlarsi l’uno sull’altro, che si scannano senza ascoltarsi, e che terminano in una sterile polemica interpersonale;
in pochi casi invece assistiamo ad un dibattito costruttivo, che porta noi "semplici spettatori" a costruirci un’opinione personale con basi solide, fondate su ragionamenti logici, pratici, morali, ecc.…in riguardo ai temi d’attualità importanti per la vita socio-politica della nostra società.
E’ da un po’ di tempo che l’argomento sull’equiparazione dei diritti delle coppie di fatto con quelli delle coppie sposate (con rito civile) tiene banco.
Beninteso che espongo la mia opinione personale, non do' consigli, non cerco consensi, non sono un "esperto", né portavoce di niente e nessuno, è solo ciò che penso… e spero che questa mia riflessione aiuti qualcuno a crearsi una propria opinione… (magari fatemelo sapere!)
Sono una persona Cristiana, Cattolica e credo nel sacramento del Matrimonio.
Ritengo che sia di fondamentale importanza che ogni persona, omosessuale o eterosessuale che sia, coltivi nella sfera intima la parte spirituale di sé secondo valori che tendono a farla diventare una persona "migliore"; in modo particolare un Cristiano Cattolico percorre questa via attraverso un rapporto esclusivo e continuo con Dio, tramite la preghiera e l’ascolto della Parola.
Ogni individuo poi deve proiettare, nella dimensione sociale, questo "percorso", agendo nel giusto e nel rispetto degli altri. I Cristiani, seguendo gli insegnamenti di Gesù, dovrebbero cercare d’Amare l’altro, di accoglierlo, di rispettarlo in quanto Uomo (senza nessuna sorta di distinzione).
Il primo segno di rispetto verso una persona, secondo me, è quello di riconoscerle i propri Diritti.
Credo sia opportuno fare una distinzione tra quelle coppie che sono in una condizione di poter scegliere se sposarsi civilmente (quindi acquisire diritti e doveri secondo un contratto) o meno, e quelle coppie che non hanno questa possibilità (mi riferisco per esempio a coppie eterosessuali che sono in via di divorzio dai rispettivi coniugi, a coppie d’omosessuali, che secondo il nostro ordinamento giuridico non possono contrarre il matrimonio civile).
Nel primo caso i due che non scelgono di sposarsi civilmente non hanno obblighi verso l’altro (giuridicamente parlando), ma rinunciano con la loro scelta anche ai diritti che il contratto comporta. Quindi sai a cosa vai incontro.
Nel secondo caso invece credo sia giusto che siano equiparati i diritti e che le nostre istituzioni politiche facciano qualcosa in questa direzione (sempre in ritardo rispetto ad altri paesi europei… Spagna, Francia, Inghilterra..).
Ovviamente in un’ipotetica norma giuridica di questo tipo rientrerebbero anche le coppie del primo caso.
Non credo che se le cose andassero in questa direzione questa situazione potrebbe minare alla base La Famiglia, come invece ha sostenuto qualche personalità della Chiesa; anzi si creerebbero famiglie tra persone che si amano e che hanno la volontà di stare insieme.
Mi stupisco di chi subito esclama: "No ai matrimoni omosessuali….";
Non stiamo parlando di matrimonio… ma di DIRITTI.



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